Siamo molto giovani.
Siamo dotati di quello strano senso del pudore, che fa pensare anche ai vicini, per esempio; e siamo dotati di quella buffa gelosia, che vuole che un rapporto non venga, in alcun modo, condiviso. Siamo innamorati.
“Che si fa?”
“Musica!”
E così, ogni volta che facciamo l’amore, scegliamo una compilation diversa.
Quasi sempre rock, quasi sempre allegro, quasi sempre andante.
Passano le stagioni e tutto si rompe, ma non possiamo rinunciare alla passione. Chissà perché, poi.
Questa volta, nessuna allegria.
Nella stanza l’aria è pesante, i colori appena più che sbiaditi.
L’estate, per una magica combinazione, è alle porte.
Mi avvicino al raccoglitore. Ti guardo. Penso che non potrei scegliere canzone più adatta, per incominciare.
Sulle prime note, iniziamo a piangere e ad amarci. Per l’ultima volta.