No.

Venticinque anni fa, a casa di Roberto.
Alessandro (il fratello maggiore, più grande di noi di una decina d’anni) aveva iniziato a leggere un fumetto. Un fumetto edito da Bonelli.

Fu così che, di nascosto, presi tra le mani questo albo.
Lo lessi tutto d’un fiato.
Non immaginavo, nemmeno lontanamente, che Dylan Dog, fino ad oggi, avrebbe accompagnato la mia vita a suon di mostri, donne e battute.
Non immaginavo che, un giorno, avrei incontrato, tra gli altri, Brindisi, Ruju e la Barbato.
Non immaginavo che, un giorno, qualcuno mi avrebbe costretto a smettere di seguirlo, perché non immaginavo che sarebbe diventata un’ossessione.
Non immaginavo che, più tardi, il mio rapporto con quel fumetto sarebbe notevolmente mutato e che sarebbe rinata un’antica passione. Più sana, però.
Non immaginavo niente di tutto questo.

Oggi, invece, non riesco ad immaginare una cosa più brutta di questa.

Che peccato, Dailan.

8 pensieri su “No.

  1. ho appena visto il trailer, senza audio, sarebbe stato troppo sconvolgente. l’attore è un fighetto che non gli somiglia per niente, quaasi quasi era meglio Rupert Everett…
    ma tanto per restare in tema, che ne pensi del prequel di amici miei con de sica e company? (sei a casa tua quindi di’ pure tutte le parolacce che vuoi! :-) )

  2. ho appena visto il trailer, senza audio, sarebbe stato troppo sconvolgente. l’attore è un fighetto che non gli somiglia per niente, quaasi quasi era meglio Rupert Everett…
    ma tanto per restare in tema, che ne pensi del prequel di amici miei con de sica e company? (sei a casa tua quindi di’ pure tutte le parolacce che vuoi! :-) )

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