Prete, prepara la chiesa per il funerale…

… ricordati, però, che l’assemblea non è costituita esclusivamente da bigotti bisognosi dell’aspersione; di quel goccio d’acqua santa che rende immacolate le coscienze.

Ma soprattutto: prova a dirlo vis-a-vis, che questo è un momento gioioso.
Prova a dirlo ad un figlio.
E’ facile parlare dal pulpito. Estremamente facile.

Ascoltaci, o Signore.

“Tu sei con me, Signore. Non temo alcun male”.

“Perché nessuno ci vuole bene quanto Dio, nemmeno la mamma e il papà”.

Ed è stato quello il momento preciso in cui ho sentito ardere qualcosa nel mio corpo. Credo fosse la bile.

“In fondo, tutto ciò che facciamo qui è precario. Ci prepariamo alla gioia. La vera gioia che c’è dopo la morte. Dobbiamo essere felici, invece, perché alla fine ci ritroveremo TUTTI nella casa del Padre”.

E ci staremo TUTTI, già. Perché a voi hanno condonato anche l’anima. E magari giocheremo a briscola chiamata.

Ti chiedo una cosa: quando un giorno non ci sarai più, chi mi straccerà schiacciando sul tavolo l’asso di spade?
Dimmelo, pa’, ti prego. Adesso posso ascoltarti. Dimmelo ora, perché quel giorno sarò troppo impegnato ad essere felice per la tua morte.

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