Sul muro di una casa abbandonata

Febbre e nervi scoperti. Sono al freddo. Sono vulnerabile, come un fianco lacerato, nudo, al sole di una primavera insipida e ancora tagliente.
L’ombra gelida, eterna compagna, vorrebbe consolarmi, mentre mi crogiolo in un dolore senza memoria.
Rido, tossisco, bevo, e lascio che l’ennesima sigaretta raschi il fondo della mia gola in fiamme e del mio torace dolorante.
Guardo note e ascolto spartiti che non sanno dirmi molto, in questo frangente.
Questo dolore è un’illusione. Voglio che ci sia, ma in realtà non c’è.
È il corpo che mi limita; forse dovrei sbarazzarmene.

La casa è abbandonata da poco tempo. Forse è riuscito davvero a sbarazzarsi del suo corpo.

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