Memento

Dovrò assolutamente ricordarmi di aver compilato il questionario del censimento, di aver depositato le mie armi e di aver chetato la mia rabbia.
Dovrò ricordarmi di aver trovato alcuni spartiti e di aver iniziato a suonare il basso, con discreto profitto.
Dovrò assolutamente ricordarmi di aver trascorso qualche mese in apnea, brancolando nel buio.
Dovrò farlo a tutti i costi, perché domani, quando mi sentirò di nuovo perso, questi appunti potrebbero rivelarsi utili.

Un saluto ai miei due lettori di sempre ed a quel mezzo che, ahilui, resterà per sempre frazionato, come colui che sta scrivendo in questo momento.

Memento

Dovrò assolutamente ricordarmi di aver compilato il questionario del censimento, di aver depositato le mie armi e di aver chetato la mia rabbia.
Dovrò ricordarmi di aver trovato alcuni spartiti e di aver iniziato a suonare il basso, con discreto profitto.
Dovrò assolutamente ricordarmi di aver trascorso qualche mese in apnea, brancolando nel buio.
Dovrò farlo a tutti i costi, perché domani, quando mi sentirò di nuovo perso, questi appunti potrebbero rivelarsi utili.

Un saluto ai miei due lettori di sempre ed a quel mezzo che, ahilui, resterà per sempre frazionato, come colui che sta scrivendo in questo momento.

Chiamala come ti pare

Mi raccontò ridendo che quando si cammina con passo rapido, il tempo in cui si svolge un passo non supera il mezzo secondo e che in quel mezzo secondo si movevano nientemeno che cinquantaquattro muscoli. Trasecolai e subito corsi col pensiero alle mie gambe a cercarvi la macchina mostruosa. Io credo di avercela trovata. Naturalmente non riscontrai i cinquantaquattro ordigni, ma una complicazione enorme che perdette il suo ordine dacché io vi ficcai la mia attenzione. Uscii da quel caffè zoppicando e per alcuni giorni zoppicai sempre. Il camminare era per me divenuto un lavoro pesante, e anche lievemente doloroso. A quel groviglio di congegni pareva mancasse oramai l’olio e che, movendosi, si ledessero a vicenda. Pochi giorni appresso, fui colto da un male più grave di cui dirò e che diminuì il primo. Ma ancora oggidì, che ne scrivo, se qualcuno mi guarda quando mi muovo, i cinquantaquattro movimenti s’imbarazzano ed io sono in procinto di cadere.

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