Why so serious

LINK: una cosa seria.

Un set un po’ particolare quello che ho proposto,e che porto a termine con questa foto.
Con un pizzico di presunzione mi sono permesso di trattare un tema spinoso e delicato; non ho l’arroganza per affermare di essere riuscito nell’intento,ma ci provo comunque.
Ho volutamente rappresentato la pedofilia come un mostro dal sorriso quasi affabile che ti invita ad entrare in un mondo ammaliatore (foto 1);
è un mostro che rimane sopito anche per anni (foto 2) ma che al suo risveglio,riesplode in tutta la sua viltà,facendosi scudo di falsi sorrisi (foto 3).
E’ lui il vero incubo che si materializza nella vita di piccoli innocenti (foto 4),vittime inconsapevoli di un finto compagno di giochi che lasciano entrare nelle loro pulite esistenze (foto 5 e 6).
Questo mostro è capace di creare mille illusioni (foto 7) e falsi miti pur di apparire come un grande compagno di giochi, che poi si rivelano in tutta la loro pericolosità (foto 8).
Spesso si accompagna con un altrettanto mostro dei giorni nostri(foto 9),quell’indifferenza che si rende astuta complice della peggiore atrocità che mente umana possa concepire!
Chi soffre di questa mostruosità non è la vittima (foto 10),non dimentichiamolo perchè spesso è questo il messaggio che viene fatto passare; le vittime sono altre,e non c’è bisogno di spiegazioni in merito…
A noi il compito di chiudergli la porta sull’innocenza per non farlo mai entrare nelle vite del bene più prezioso del mondo: i bambini (foto 11)
Grazie a chi ha avuto la pazienza e l’attenzione nel seguire il mio progetto fino alla fine.

Ringrazio Fabio per avermi concesso di linkare questo suo set fotografico.

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