… anziché tentare di fare uno scan delle porte aperte sul mio proxy sip, ascolta le barzellette del nostro premier e sorridi alla vita.
(io, ancora, non riesco a crederci. “Abbiamo pareggiato 4 a 0”, disse quello :D)
Archivi categoria: the dark nomad
La lega perde Novara
(Cari pignoli, abbiate pazienza: per me poco ha di maiuscolo, la lega)
Vediamo un po’. SuperSilvio dice: “Abbiamo perso a Napoli, a Milano e in altre due città[…]”
I conti non tornano, ma andiamo pure avanti.
La lega ha perso Novara, la mia Novara.
Cari ex-concittadini, dite addio a dieci anni di buio e di ordinanze razziste.
In bocca al lupo al nuovo e giovane Sindaco.
A vendere le ciacce
Oggi abbiamo rischiato di finire proprio lì, al mercato, a vendere le ciacce.
È stata una giornata pazzesca, con azienda ed operatori in ginocchio, per via di un down elettrico particolarmente bastardo.
Ho lasciato da poco l’ufficio, insieme alle madonne tirate dai clienti.
Sono qui e penso.
Dovrei essere contento, mi dico.
Dovrei essere contento perché, alla fine, l’abbiamo sfangata (rotture d’apparati e madonne a parte).
E invece non sono contento e avrei solamente voglia di sparire.
Click.
A vendere le ciacce
Oggi abbiamo rischiato di finire proprio lì, al mercato, a vendere le ciacce.
È stata una giornata pazzesca, con azienda ed operatori in ginocchio, per via di un down elettrico particolarmente bastardo.
Ho lasciato da poco l’ufficio, insieme alle madonne tirate dai clienti.
Sono qui e penso.
Dovrei essere contento, mi dico.
Dovrei essere contento perché, alla fine, l’abbiamo sfangata (rotture d’apparati e madonne a parte).
E invece non sono contento e avrei solamente voglia di sparire.
Click.
Un piccolo tuffo nel passato
Un piccolo tuffo nel passato
Interlinea
Nessuno mi ha mai insegnato ad usare l’interlinea.
Forse il buon senso può dare alcuni suggerimenti, ma non so davvero.
Quando scrivo su questo coso, l’interlinea è bianca.
Pubblico, ed è sempre bianca.
Visualizzo e, come per magia, l’interlinea diventa nera.
È come se sparisse, a ben vedere.
Allora penso che l’interlinea sia un momento di opportuno silenzio.
L’interlinea è l’istante esatto durante il quale pensare.
È l’immagine della solitudine, dopo una moltitudine di lettere scritte da dita frenetiche.
È lo spazio che viene annullato dalla rivelazione.
È l’intimità, tra i pensieri trascritti.
Prima è bianca e poi diventa nera.
Un secondo prima di pubblicare esiste e mi racconta di me.
Alla fine scompare e dà solo fastidio.
Convenevoli e cose così
Passa il Presidente e formula la domanda più odiosa della storia:
“Come andiamo?”
Io, che non posso allontanarmi nemmeno per un secondo dal mio essere franco, rispondo:
“Hai una vaga idea di che cosa voglia dire l’espressione mi sono rotto il cazzo?”
Lui, un po’ interdetto, risponde: “No.”
Io, molto sfavato, controbatto: “Io, invece, sì.”
“Vabbè, buona serata”.
“Buona serata a te”.
A lavoro, ultimamente, gira in questo modo.
Oh belli: o così, o chiodi.
Convenevoli e cose così
Passa il Presidente e formula la domanda più odiosa della storia:
“Come andiamo?”
Io, che non posso allontanarmi nemmeno per un secondo dal mio essere franco, rispondo:
“Hai una vaga idea di che cosa voglia dire l’espressione mi sono rotto il cazzo?”
Lui, un po’ interdetto, risponde: “No.”
Io, molto sfavato, controbatto: “Io, invece, sì.”
“Vabbè, buona serata”.
“Buona serata a te”.
A lavoro, ultimamente, gira in questo modo.
Oh belli: o così, o chiodi.
P.s.
Il mio Sindaco ha vinto.