Mi chiedo se davvero avremo qualcosa da raccontare, domani, ai nostri figli e ai nostri nipoti. Mi chiedo se tutto questo frastuono verrà sommerso, domani, dal solito baccano e dalle solite urla dei nostri miseri e tanto umani bisogni.
Mi chiedo se, fra duecento anni, qualcuno scriverà dello psico-dramma e del dramma reale, che in queste settimane stanno toccando tutti. Pare anche Trump.
Chissà se qualcuno scriverà di questi due promessi sposi.
Intanto un sorriso e poi si vedrà. O si leggerà.